mercoledì 28 ottobre 2020

# STEP 9 - L'INVENTORE

L'INVENTORE


IL CONTESTO

Durante il Rinascimento, in particolare nell'astronomia, erano certamente utilizzati strumenti scientifici nel significato moderno del termine, cioè strumenti o apparecchi che servivano a compiere un'indagine nell'ambito di una particolare scienza o a dimostrare e a spiegare un certo fenomeno. Questi strumenti potevano essere impiegati per eseguire misurazioni ‒ come, per esempio, il quadrante e la ballestriglia dell'astronomo ‒, oppure come mezzi didattici per simulare una situazione sotto forma di modelli in scala, come il globo celeste o la sfera armillare.
Strumenti quali l'astrolabio e l'equatorio, consentivano di simulare la configurazione della volta celeste in un dato momento, che non sarebbe stata possibile determinare altrimenti se non attraverso il calcolo. Da questo punto di vista, quindi, l'astrolabio, l'equatorio e altri strumenti a essi affini appartengono tanto al gruppo delle macchine che definiremmo 'strumenti sostitutivi del calcolo'.


In questo conteso va in quadrata l'invenzione del 'grafometro', al quale rimase legato il nome di 'goniografo'. Esso divenne lo strumento di misurazione più diffuso in Francia fino alla metà del XIX sec. e talvolta fu utilizzato anche in altri paesi. Il progetto originale del suo inventore, Philippe Danfrie, esprime compiutamente il desiderio rinascimentale di elaborare strumenti che, in queste operazioni, evitassero il ricorso al calcolo, consentendo all'agrimensore di utilizzare direttamente le sue osservazioni, rappresentandole in un diagramma in scala dell'area da misurare.


Philippe Danfrie

Il grafometro comparve alla fine del XVI secolo ed ebbe una discreta diffusione specialmente apartire dal secolo successivo. Il suo inventore, Philippe Danfrie (1532-1606?), era nato nella bassa Bretagna ed era andato a lavorare a Parigi come fonditore e tagliatore di pietre. Sappiamo che fuincisore della zecca e che era noto per le sue sfere armillari e gli astrolabi costruiti in legno e cartone di cui ha lasciato alcuni pregevolissimi esemplari.

A lui si deve nonché l'invenzione di un carattere da stampa che usò nell'edizione dei suoi scritti. Fra questi ricordiamo la Declaration de l'usage du Graphometre..., pubblicato a Parigi nel 1597, congiuntamente al Traicte de l'usage du Trigometre, avec le quel on peut facilement mesurer sans subiection d'Arithmetique.


Medaglia coniata da Danfrie



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