LA SINTESI FINALE
TRIANGOLO E TRIANGOLAZIONE
Per presentare una sintesi finale di questo blog è necessario partire dal concetto di triangolazione descritto nello [#STEP 5] . La triangolazione è una tecnica che permette di calcolare distanze fra punti sfruttando le proprietà dei triangoli. Per una sua corretta definizione dovremo distinguere la triangolazione geodetica dalla triangolazione topografica.
La triangolazione geodetica è basata sulla determinazione, da una base di stazionamento, di tre valori fondamentali di un secondo punto del territorio.
La triangolazione topografica consiste nel collegare idealmente una serie di punti nel terreno formando una rete di triangoli adiacenti, per determinare le coordinate planimetriche.
Le fondamenta simboliche e pratiche della triangolazione risiedono nella scoperta della proprietà dei triangoli simili e nella conoscenza di alcuni fondamentali teoremi trigonometrici. Il triangolo, infatti, assume in questo contesto un ruolo fondamentale.
Sin dall'inizio del 1300 è evidente l'intreccio nella simbologia tra cristianesimo e triangolo come elemento di divisione tra cose umane e cose divine [#STEP 6]. Il valore simbolico e storico del triangolo si inserisce anche nella mitologia contemporanea: il mito descritto nello [#STEP 7] ( Il Triangolo delle Bermude) ne è un esempio. Citando Roland Barthes potremmo dire che questo rappresenta il nostro ennesimo tentativo di conferire all'ignoto un'identità antropomorfa.
La prima descrizione della tecnica di triangolazione apparve verso il 1530, proprio grazie al contributo fondamentale delle scienze dure, descritte nello [#STEP 4]. Proprio in questo periodo iniziò a prendere compiutamente forma la teoria topografica come disciplina che studia le relazioni che si possono stabilire, sulla base di modelli teorici, tra l’insieme finito di coordinate di punti e quello di grandezze misurabili. LA NASCITA E L'EVOLUZIONE DEL GRAFOMETRO
Assieme alle tecniche di Triangolazione, durante il Rinascimento, in particolare im ambito topografico, ci fu una rapida diffusione degli strumenti scientifici nel significato moderno del termine, cioè strumenti o apparecchi che servivano a compiere un'indagine nell'ambito di una particolare scienza o a dimostrare e a spiegare un certo fenomeno.
Un'esempio pratico nell'ambito degli strumenti della Triangolazione inventati durante il Rinascimento, è quello del Grafometro ,presentato nello [# STEP 1]. Il grafometro è uno strumento topografico per misurare angoli orizzontali, costituito da due traverse formanti due diottre: nello [#STEP 16] è presentata una analisi anatomica del Grafometro.
L'anatomia del Grafometro è caratterizzata da una serie di componenti molto diffuse nell'ambito degli strumenti geodetici rinascimentali: il nonio, l'alidada, la mire e le diottre sono fondamentali per la determinazione degli angoli e delle rispettive simmetrie. Assieme all'anatomia, nello [#STEP 8] e nello [#STEP 27] si descrive il materiale di cui il grafometro è principalmente composto: l'ottone.
Allo stesso tempo nello [# STEP 14] inquadriamo il Grafometro dal punto di vista tassonomico: questo strumento si inserisce nella tecniche di Triangolazione che rientrano nei metodi Planimetrici, ovvero nella determinazione toopografica delle distanze tra punti fisicamente inaccessibili.
Se dovessimo redigere un manuale d'uso del Grafometro, leggendo lo [#STEP 22] scopriremmo che il suo utilizzo pratico è di estrema semplicità. Addirittura alcuni siti web suggeriscono un metodo per costruire Grafometri con il cartone.
Completata l'analisi del Grafometro al livello tassonomico ed anatomico, questo Blog studia la sua invenzione ed il contesto in cui è avvenuta: il Rinascimento.
Ciò che caratterizza questo periodo e ne giustifica l'esame come capitolo ben determinato nella storia generale dello sviluppo della produzione degli strumenti di misura topografica, è la crescita di una struttura stabile e organizzata per la loro fabbricazione e per la loro commercializzazione. Il XV e il XVI sec. segnano un periodo di transizione nella fabbricazione degli strumenti che, da occupazione occasionale di studiosi o di artigiani, si trasforma in un'attività permanente, svolta in laboratori nei quali si formavano coloro che aspiravano ad apprendere questo mestiere.
All'interno di questo quadro storico, lo [#STEP 9] presenta Philippe Danfrie (1532-1606?) : l'inventore del grafometro .
Nello [#STEP 11] , invece, facciamo riferimento anche ad altri grandi artigiani che nelle botteghe dei piccoli centri e delle città si sono distinti nella costruzione di Grafometri.
La maggior parte di questi artigiani, protagonisti di un diffuso mecenatismo di corte, lasciavano un marchio (firma) sui loro manufatti [#STEP 20]. Citando Walter Benjamin ,la firma dell'artigiano in questo contesto era testimionianza più della singolarità dell'opera, che della sua riproducibilità.
Avendo inquadrato storicamente la nascita del Grafometro il blog procede con una analisi della sua evoluzione nello [#STEP 17] .Se non fosse per l'inserimento della bussola e del cannocchiale di precisione che hanno ampliato le funzionalità del Grafometro rendondolo competitivo con il Teodolite, avremmo assistito alla sua definitiva scomparsa già alla metà del 1600.
I brevetti del 1800 ,infatti, testimoniano la volontà di rendere il Grafometro uno strumento in grado di eseguire contemporaneamente operazioni di triangolazione e alivellamento.
L'ultima innovazione risalente al 1926 rappresenta in realtà la definitiva scomparsa del Grafometro.
Essa fornisce strumenti per creare mappe topografiche da fotografie aeree, evitando di determinare gli angoli orizzontali e verticali analiticamente o meccanicamente con strumenti operanti in un modello spaziale tridimensionale.
Per comprendere meglio come il Grafometro (nella sua versione tradizionale) fosse uno strumento completamente in disuso già all'inizio del 1900, all'interno dello [#STEP 13] possiamo osservare come nel catalogo di vendita per corrispondenza della Manufrance, il Grafometro fosse inserito nella sezione di oggetti d'antichità. Queste considerazioni sono confermate dal Ngram Viewer dello [#STEP 24].
IL GRAFOMETRO TRA AGRIMENSURA, CARTOGRAFIA E NAUTICA
Oltre a descrivere nascita ed evoluzione del Grafometro, questo Blog compie una analisi del suo utilizzo e del suo ruolo storico nei luoghi del fare e del sapere.
Essendo uno strumento nato per fini di rilevamento topografico, possiamo affermare che questo è stato uno strumento molto utilizzato nell'agrimensura. Per la misurazione e ripartizione delle aree, la confinazione, il ripristino e le rettifiche di confine tra 1600 e 1800 era fondamentale l'utilizzo del grafometro. Questa importnaza è confermata dalla sua raffigurazione all'interno di fumetti legati alla storia della cartografia statunitense :
nello [# STEP 21]viene infatti descritta la figura di Andrew Elliccott (1754,1820) che ha aiutato a mappare molti dei territori a ovest degli Appalachi, ha esaminato i confini del Distretto di Columbia ed ha lavorato al piano per Washington DC. Nello [#STEP 12] è citato il il film La Valle di Pietra dove è presente un'altra importante raffigurazione del grafometro: un anziano agrimensore all'interno del villaggio Boemo esegue delle operazioni di triangolazione (per conto dell'Impero Russo) facendo uso di Grafometro e Teodolite.
Essendo questo Blog fortemente incentrato sulla Triangolazione offre una prospettiva dell'utilizzo del Grafometro nei rilievi per la costruzioni delle reti cartografiche.
In origine per la determinazione dei punti di rilevamento, delle distanze e degli angoli si faceva anche uso di grafometri. Nello [#STEP 15] si fa infatti riferimento ai 300 punti di rilevamento chiamati vertici trigonometrici di 1° ordine, situati a distanze variabili tra 30 e 60 km, che furono tracciati dall'IGM per la formazione della Carta d’Italia in scala 1:100000.
Tuttavia, con l'avvento della fotografia aerea i metodi di rilevamento sono profondamente cambiati, in particolare come testimoniano i francobolli dello [#STEP 18] , gli stereo plotter hanno permesso di costruire fitte reti poligonali di rilevamento facendo uso della geometria sferica.
Le normative di utilizzo del Grafometro sono riportate nel manuale dell'Officiale di Rotta dell'Istituto Idrografico della Marina Militare [#STEP 23]. Ancora oggi infatti le scuole nautiche insegnano ai propri allievi il suo utilizzo nell'ambito delle tecniche di rivelamento polare: l'angolo compreso tra la direzione della Prora Vera e l'oggetto individuato , può essere verso destra dalla prora ( allora è considerato positivo ) o verso sinistra dalla prora ( allora è considerato negativo ).